Gravidanza e miti da sfatare
La gravidanza è uno dei momenti più intimi e delicati per una donna. Le cose a cui pensare sono davvero tante, dalle più pratiche (prenotare le visite di controllo o acquistare la culla) alle più divertenti (pitturare le pareti della stanzetta del neonato oppure organizzare un baby shower). Da quando si annuncia la gravidanza fino al suo termine si è soggette a una valanga di consigli, suggerimenti, raccomandazioni.
Bisogna, quindi, imparare a distinguere tutto ciò che ci viene detto in due categorie: verità e mito. Infatti molti dei consigli che ci vengono dati, seppure benevolmente, sono conseguenza di un telefono senza fili, di una passaparola che non si è interrotto nel tempo e che trasmette concetti privi di ogni base scientifica. La gravidanza va affrontata nella massima serenità possibile, voltando le spalle a tutti quei miti da sfatare che potrebbero caricare di privazioni e ansie uno dei momenti più belli della vita di una donna.
Mortadella in gravidanza
Uno dei miti da sfatare riguardo la gravidanza riguarda il cibo e in particolare l’assunzione di mortadella. Mortadella in gravidanza: quali sono le regole di prudenza da seguire per assumere uno dei prodotti di salumeria preferiti dagli italiani? La mortadella è un salume consigliato nella fase di preparto poiché si tratta di un prodotto cotto: le carni suine vengono sottoposte ad un processo di cottura ad alte temperature della dura di alcune ore. La cottura, quindi, consente l’eliminazione di eventuali microrganismi presenti nei tessuti della carne.
Questo è il motivo per cui le donne in dolce attesa possono nutrirsi di una profumatissima fetta di mortadella senza correre nessun rischio. Da evitare, invece, le carni crude che non sono ovviamente sottoposte a cottura e che per questo potrebbero tramutarsi in fonti di infezione.
Voglie e chiazze
Dalla notte dei secoli si crede che il desiderio di uno specifico cibo, durante il periodo di gravidanza, se non immediatamente soddisfatto provochi macchie sulla pelle al neonato, le famigerate “voglie”. Niente di più falso! Se una notte sogni una tazza colma di cereali con scaglie di cioccolato tuo figlio non si ritroverà una chiazza sulla pelle che faccia pensare al cereale.
Da cosa dipendano davvero le voglie non è dimostrato, potrebbero essere conseguenza degli sbalzi ormonali o la necessità di consumare alimenti a più alto contenuto energetico o ricchi di nutrienti di cui in gravidanza aumenta il fabbisogno. Per tranquillizzare le future mamme chiariamo che le voglie sul bambino non sono altro che piccole anomalie dei vasi sanguigni.
Attività fisica
La gravidanza, al contrario di quanto si crede, non significa trascorrere a letto tutto il tempo ed evitare l’attività fisica perché comporta sforzo. Se è vero che in particolari situazioni di rischio, sotto consiglio medico, è preferibile concedersi periodi di riposo è anche vero che in situazioni ordinarie lo sport può essere un toccasana per le donne in attesa. Non solo lo sport aiuta a non prendere chili in eccesso, ma agevola anche travaglio e parto riducendone i tempi. Inoltre se si sceglie di praticare sport all’aperto si favorisce l’assorbimento della vitamina D fondamentale per la mamma e il bambino.